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Comunicato Sea Shepherd sull’affondamento della Niko Ivanka e sul recupero dei sopravvissuti

Domenica, 18 Lug, 2021

Monrovia, Liberia – Il 17 Luglio, la nave di Sea Shepherd Sam Simon è stata avvisata dello stato di emergenza della nave cargo battente bandiera liberiana Niko Ivanka da parte del Comandante della Guardia Costiera liberiana, in quanto la nave stava imbarcando acqua al largo delle coste della Liberia, in Africa occidentale. La Sam Simon, comandata dal Capitano Thomas Le Coz, ha risposto immediatamente alla chiamata di emergenza e si è diretta verso il luogo dell’affondamento.

Alle 23.00, la Sam Simon è stata la prima unità ad arrivare sul luogo dell’emergenza e ha cominciato a condurre le operazioni di ricerca e soccorso. C’erano detriti galleggianti e altro materiale nell’acqua. La visibilità era fortemente ridotta dalla pioggia e dall’oscurità.

Alle 23.16, sei sopravvissuti sono stati individuati sull’unica zattera di salvataggio della Niko Ivanka. L’equipaggio di Sea Shepherd ha fornito supporto ai marinai della Guardia Costiera liberiana di stanza sulla Sam Simon per il recupero delle sei persone.  

Le sei persone, che erano rimaste in acqua per nove ore, hanno dichiarato che la nave era affondata. 

Secondo il racconto dei sopravvissuti, la Niko Ivanka aveva lasciato il porto di Monrovia con 26/28 persone a bordo.  

Poco dopo, l’equipaggio della Sam Simon ha sentito le voci di altre persone che chiedevano aiuto. Altre cinque sono state recuperate dopo aver passato tredici ore in acqua. Due di essi indossavano il giubbotto di salvataggio e altri tre si aggrappavano a loro. 

In totale, undici persone sono state recuperate dal mare e al momento del comunicato Sea Shepherd, stavano ricevendo le prime cure a bordo della Sam Simon dall’Ufficiale Medico della nave, che è un medico di pronto soccorso.  

La ricerca delle persone disperse continua: tra queste ci sarebbero due bambini. Due rimorchiatori hanno raggiunto la Sam Simon per unirsi alla ricerca.

Dal 2017, Sea Shepherd collabora con la Guardia Costiera liberiana per combattere la pesca illegale, non regolamentata e non segnalata attraverso pattugliamenti congiunti sotto la direzione del Ministero della Difesa Nazionale della Liberia, l’Onorevole Generale di Brigata (rit.) Daniel Ziankahn. Ad oggi, quindici imbarcazioni sono state arrestate per pesca illegale e altri crimini legati alla pesca.

Il capitano e l'equipaggio della Sam Simon alla ricerca di sopravvissuti. Foto di Géraldine Morat/Sea Shepherd.
Il capitano Thomas Le Coz sul ponte della Sam Simon. Foto di Géraldine Morat/Sea Shepherd.
Soldati della Guardia Costiera liberiana con i sopravvissuti. Foto di Géraldine Morat/Sea Shepherd.
Guardie costiere che sorvegliano i sopravvissuti. Foto di Géraldine Morat/Sea Shepherd.
L'equipaggio di Sea Shepherd alla ricerca di sopravvissuti. Foto di Géraldine Morat/Sea Shepherd.
La Sam Simon cerca sopravvissuti nelle acque. Foto di Géraldine Morat/Sea Shepherd.
La Viking ritorna alla Sam Simon con i sopravvissuti. Foto di Géraldine Morat/Sea Shepherd.

UPDATE: Il 19 luglio, l'equipaggio a bordo della Sam Simon di Sea Shepherd ha salvato un altro sopravvissuto, portando il numero totale a 12. Questo sopravvissuto era in acqua da 48 ore.

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