Commentary

Appello per una svolta nella Campagna delle Isole Faroe

Lunedì, 20 Gen, 2025

Da sempre la missione di Sea Shepherd è stata incentrata sulla protezione di balene e delfini. È più di una semplice causa: è una responsabilità che richiede profonda riflessione, umiltà e la volontà di adattarsi ai tempi e alle circostanze. Le Isole Faroe si trovano in una situazione particolare dove la tradizione incontra la modernità e la difesa globale si mescola con le realtà locali. Nella nostra battaglia per fermare la caccia alle balene è fondamentale riconoscere sia i progressi compiuti sia le mancanze del passato, per costruire un futuro basato su una collaborazione efficace.

 

Commento di Valentina Crast, responsabile della campagna delle Isole Faroe

L'equipaggio di Sea Shepherd nelle Isole Faroe, agosto 2024. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd.

Nuove strategie: la fine del "Noi contro loro"

I giorni delle rivendicazioni aggressive e delle dichiarazioni divisive  sono ormai lontani. Se mai quelle tattiche hanno funzionato, la loro efficacia è svanita decenni fa. Forse questa consapevolezza non è trapelata nelle dichiarazioni pubbliche riguardo a Sea Shepherd e le Isole Faroe. Internamente, tuttavia, ci stiamo confrontando con questo problema da molti anni e abbiamo adattato le nostre attività di conseguenza.

È tempo di esternare queste riflessioni e le nuove linee di azione, e di avviare un attivismo più significativo ed efficace per le balene e i delfini nelle Isole Faroe. Questo movimento deve basare le sue fondamenta nelle Isole Faroe, essere guidato da attivisti faroesi e supportato dalla più ampia comunità mondiale per la protezione degli oceani. Non c’è altra soluzione: la rivoluzione deve essere collettiva.

Storicamente la Grindadráp, la caccia tradizionale faroese che prevede di spingere le balene pilota e altri cetacei in acque poco profonde per ucciderli, era profondamente radicata nella cultura locale. Tuttavia, i valori sociali evolvono e questa pratica è sempre più messa in discussione, sia all’interno che all’esterno delle Isole Faroe. Oggi la consapevolezza ambientale globale e una nuova mentalità all’interno della società faroese rappresentano un’opportunità per sfidare e cambiare tradizioni di lunga data. È tempo di spostare l’attenzione da una protesta internazionale a una forte spinta locale al cambiamento. È fondamentale riconoscere che un cambiamento di questa portata richiede un approccio inclusivo e multisfaccettato.

La Grindadráp: contesto culturale e realtà legale

Sebbene sia indubbiamente orribile e brutale, la legalità della Grindadráp è un dato di fatto. Piuttosto che sprecare tempo ed energie preziose a contestarla, l’attenzione deve essere rivolta a cambiare le leggi faroesi e a incoraggiare la comunità faroese a impegnarsi in accordi internazionali per la protezione di balene e delfini.

Il nostro ruolo di sostenitori e attivisti per la protezione degli oceani non deve essere quello di alimentare tensioni, ma di supportare e rafforzare le voci locali. Il cambiamento sarà guidato in modo più efficace dai singoli e dalle comunità faroesi che condividono il desiderio di porre fine alla Grindadráp. A livello internazionale non mancheranno l’impegno e l’apporto di risorse vitali, l’aumento degli appelli così come la crescita di una rete di solidarietà globale. Questi non possono sostituire la leadership essenziale di coloro che sono radicati nella comunità e impegnati per la causa. 

La Grindadráp non esiste come fenomeno isolato. Fa parte di un contesto più ampio fatto di identità culturale, di precedenti scontri e incontri tra balenieri e attivisti e il giudizio pubblico internazionale. Tutti questi fattori hanno i loro effetti ed influenzano la percezione della società faroese. Un attivismo efficace deve tenere conto di questi strati di complessità. Semplificando eccessivamente la questione o inquadrandola come una battaglia tra forze esterne e tradizioni locali, le campagne precedenti hanno involontariamente contribuito a consolidare la resistenza anziché promuovere la collaborazione. Per smantellare questo ciclo è necessario instaurare una partnership.

Promuovere la leadership locale e le partnership globali

L’impegno locale non è un processo passivo: implica ascolto, apprendimento e adattamento. Stiamo lavorando da anni per instaurare relazioni con i residenti faroesi che si oppongono alla Grindadráp. Ora dobbiamo trovare il modo di creare un ambiente in cui si sentano sicuri di poter parlare pubblicamente, nonostante le resistenze di una comunità compatta che manda messaggi ostili.

Gli sforzi internazionali possono mettere in luce il problema e mobilitare l’opinione pubblica, ma deve sostenere le voci locali senza metterle in ombra o sovrastarle. In passato i nostri scontri hanno spesso allontanato coloro i quali erano cruciali per un vero cambiamento. La Grindadráp non finirà per rabbia o biasimo; finirà grazie ad uno scopo condiviso, possibile con il coinvolgimento e la leadership degli abitanti delle isole Faroe. Saranno le loro voci, il loro coraggio e la loro visione che alla fine porteranno al cambiamento.
uno spazio inclusivo e di supporto in cui le voci locali possano parlare direttamente e apertamente, è un passo fondamentale per l’avvio di un movimento che porti alla fine della Grindadráp.

Ridefinire il nostro impegno

Sebbene Sea Shepherd sia stata molto efficace nel creare consapevolezza internazionale e indignazione globale per la Grindadráp, dobbiamo riconoscere che non siamo riusciti a promuovere l’impegno locale nella misura necessaria. È una lacuna che stiamo cercando di colmare e che è diventata nostra priorità assoluta.

Questa nuova visione di Sea Shepherd riflette l’evoluzione delle nostre attività nelle Faraoe. Abbiamo imparato dai nostri errori e accolto la responsabilità di crescere. La campagna di quest’anno incarna un nuovo capitolo, incentrato sulla costruzione di ponti, sulla promozione della fiducia e sul rinforzo delle voci locali. È una campagna che riconosce l’interconnessione degli sforzi globali e locali, la complessità del cambiamento culturale e la responsabilità condivisa di proteggere i nostri oceani.

Da maggio a ottobre, come sempre, torneremo alle Isole Faroe per documentare scrupolosamente la crudeltà di questa pratica, impegnandoci in un dialogo significativo con la comunità. Abbiamo abbandonato da tempo le tattiche ostili, concentrandoci invece su una collaborazione costruttiva, e ci assumiamo la responsabilità di cambiare l’immagine associata alla presenza di Sea Shepherd nelle Isole Faroe.

Se desideri prendere parte alle attività di protezione delle balene pilota e dei delfini nel Nord Atlantico e vuoi essere parte della soluzione, inviaci un messaggio a faroes@seashepherdglobal.org o compila il modulo per i volontari.

Havið og hvalirnir hava brúk fyri júst tína hjálp, og vit gleða okkum til at geva tær plássið og pallin at vera á odda fyri broytingina

Immagine del banner di un volontario di Sea Shepherd con una balena pilota spiaggiata a Hvannasund dopo la Grind del 1 giugno 2024.

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