News

Sea Shepherd torna in Antartide per salvare le balene proteggendo il krill

Martedì, 26 Nov, 2024

All'inizio del prossimo anno, la nave Allankay di Sea Shepherd tornerà nell'Oceano Meridionale per intensificare gli sforzi volti a difendere la regione dalla pesca distruttiva del krill. Questa decisione segue il tentativo fallito di istituire una nuova area marina protetta (AMP) in Antartide durante l'ultimo incontro della Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine dell'Antartide (CCAMLR), l'organismo intergovernativo responsabile della protezione ambientale dell'Antartide. Questo insuccesso sottolinea l'urgente necessità di un'azione diretta per la conservazione del krill.

Megattera nei pressi delle Isole Orcadi Meridionali. Foto di Franziska Paukert/Sea Shepherd. Scorri per vedere altre foto.
Foca leopardo in Antartide. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.
Krill antartico. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.
Pinguino di Adelie. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.
Colonia di pinguini su un iceberg. Foto di Franziska Paukert/Sea Shepherd.
Orche in Antartide. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.

Il krill, piccoli crostacei simili a gamberetti, costituisce la base della rete alimentare antartica, fungendo da principale fonte di calorie per le balene, i pinguini, le foche e gli uccelli marini. Tuttavia, questa specie chiave è presa di mira da una flotta di pesca industriale che recentemente si è ampliata a quattordici supertrawler, ognuno dei quali trascina reti abbastanza grandi da inglobare un aereo jumbo. Il krill viene catturato per produrre integratori di Omega-3, per i quali esistono alternative, e un additivo per mangimi destinati ai pesci che rende rosa la carne del salmone di allevamento per fini estetici.

Negli ultimi anni, la comunità scientifica internazionale ha lanciato l'allarme sul fatto che i supertrawler del krill stanno entrando sempre più in conflitto con la fauna marina, in particolare con le balene.

Nel 2023, l'equipaggio a bordo dell'Allankay ha catturato immagini sorprendenti che rivelano la pesca invasiva della flotta, che trascina le sue reti attraverso gruppi di balene in alimentazione. Questa prova fondamentale ha avuto un ruolo decisivo nella decisione della CCAMLR di non aumentare la quota di krill destinata alla pesca industriale, nonostante gli sforzi dell'industria della pesca per raddoppiarla..

Durante la riunione di ottobre della CCAMLR, sono state presentate prove fotografiche ottenute dagli osservatori della pesca che lavorano a bordo di due supertrawler norvegesi e uno cileno, per dimostrare che almeno tre balene sono state uccise a causa di intrappolamenti nelle attrezzature da pesca lo scorso anno.

Eppure, durante quella stessa riunione, una proposta per creare un'AMP nel cuore della zona di conflitto tra balene e krill è stata bloccata da due dei 27 membri della CCAMLR. Secondo le regole della CCAMLR, le misure di conservazione possono essere adottate solo con il consenso unanime.

Per questa prossima campagna, l'equipaggio a bordo dell'Allankay seguirà fisicamente e monitorerà la flotta di supertrawler del krill, concentrandosi in particolare sul loro impatto sulla fauna marina nelle AMP proposte. Saranno accompagnati da esperti di fama mondiale di balene e krill, il cui lavoro di raccolta dati potrà contribuire a rafforzare il caso per la creazione dell'AMP della Penisola Antartica.

L'Allankay in Operation Antarctic Defense. Foto di Mika van der Gun/Sea Shepherd. Scorri per vedere altre foto.
Equipaggio di Sea Shepherd con la flotta di pesca del krill. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.
Pinguini che si nutrono accanto a una nave da pesca del krill in Antartide. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.
Una rete piena di krill tirata a bordo di un peschereccio industriale del krill. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.
Peschereccio del krill e balene in Antartide. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.

"Negli scorsi anni, Sea Shepherd ha puntato i riflettori sulla flotta di supertrawler del krill, rivelando la terribile realtà della pesca industriale del krill e l’impatto sulle balene. Abbiamo documentato supertrawler che solcano senza pietà gruppi di centinaia di balene che si stavano nutrendo di krill. Per fare pressione affinché quest'area venga destinata alla fauna selvatica, porteremo sul posto alcuni dei più eminenti scienziati al mondo esperti in krill e balene, per testimoniare questo crescente conflitto con la fauna", ha dichiarato Pritam Singh, presidente della Sea Shepherd Conservation Society.

Dopo un anno di mappatura della catena di approvvigionamento del krill, gli sforzi di Sea Shepherd in mare saranno supportati da campagne di marketing a terra rivolte al pubblico dedicato alla pesca del krill, ovvero le aziende che vendono prodotti a base di krill, per stabilire un collegamento diretto tra i prodotti che queste aziende vendono e l'impatto che le loro scelte commerciali hanno sulle balene in Antartide.

"Stiamo intensificando i nostri sforzi per proteggere il krill, aprendo nuovi fronti di battaglia per fermare lo sfruttamento della fauna marina. Inseguiremo i supertrawler del krill con le nostre telecamere, rivelando la loro distruttiva attività di pesca. Combatteremo la disinformazione dell'industria della pesca con la scienza. E poiché le aziende dietro i pescherecci sono in gran parte anonime, ci concentreremo sulle aziende che vendono prodotti a base di krill, affrontando il problema da ogni angolazione."

Alex Cornelissen, CEO di Sea Shepherd Global

La campagna del 2025 nell'Oceano Meridionale vedrà Sea Shepherd Global collaborare e co-guidare la spedizione insieme a Sea Shepherd Conservation Society. Riconoscendo che la protezione dell'Antartide e del suo ecosistema marino riguarda tutti noi, la missione è supportata anche da Sea Shepherd Germania, Sea Shepherd Svizzera e da tutti i paesi che fanno parte del movimento globale.

L'equipaggio di Sea Shepherd sulla Allankay nel gennaio 2024. Foto di Youenn Kerdavid/Sea Shepherd Global.
Condividilo
Abbiamo bisogno del vostro supporto

Agisci ora per gli oceani!