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La ripresa della foca monaca nel Mediterraneo

Mercoledì, 09 Ago, 2023

La campagna Monachus di Sea Shepherd nell'arcipelago toscano è iniziata col botto in questo 2023.

Polpo liberato da una trappola dall'equipaggio di Sea Shepherd sulla Sea Eagle. Foto Willem van der Heever/Sea Shepherd Global

"L'arcipelago toscano è un habitat naturale per la foca monaca", afferma il direttore di Sea Shepherd Italia, Andrea Morello, il quale spiega che, dopo il successo della campagna dell'anno scorso, sembra che la popolazione di foca monaca locale sia in ripresa. “Abbiamo avvistato un esemplare all'inizio dell'anno a Capraia (vedi video). The key? Il segreto di questo successo? Ora in questo arcipelago ci sono meno pescherecci illegali, non dichiarati e non regolamentati (INN) e moltissimi polpi da mangiare, il cibo preferito delle foche monache, che costituisce circa la metà della loro dieta.

Nel 2022, attraverso accordi stipulati con il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e con la Guardia di Finanza della Toscana, Sea Shepherd Italia ha iniziato a pattugliare la costa del parco per combattere il bracconaggio. La scoperta in cui si è imbattuto l'equipaggio è stata sconcertante: una vasta rete di pesca illegale, composta da decine di migliaia di trappole per polpi, che giaceva sui fondali marini lungo 40 chilometri di costa. Un vero disastro ambientale, tra i più spaventosi a cui Sea Shepherd Italia abbia mai assistito.

L'equipaggio è riuscito a confiscare e consegnare oltre 7600 nasse alla Guardia di Finanza, salvando la vita a migliaia di polpi (maggiori informazioni qui).

Foto di una foca monaca del Mediterraneo donata da Harry Thomas

Quest'anno Sea Shepherd è tornata a bordo della Sea Eagle, ancora una volta a fianco della Guardia di Finanza (GdF), pronta all'azione.

La strategia della GdF italiana è stata quella di consentire ai pescatori legali di condividere la posizione delle proprie attrezzature da pesca, che normalmente dovrebbero essere rimosse al termine della stagione legale (le trappole per polpi sono vietate durante la stagione riproduttiva, dal 15 luglio al 15 agosto). Grazie a questo sono state confiscate 3.400 trappole. La buona notizia è che durante la stagione riproduttiva di quest’anno non ci sono trappole illegali in mare.

Grazie all'incredibile successo della campagna dell'anno scorso, i nostri sforzi stanno dando i loro frutti. "Potete vedere che abbiamo davvero fatto la differenza, dato che il numero di polpi e calamari è già cresciuto. È incredibile. Se ci pensate, una femmina di polpo incinta in una trappola può avere 1200 uova con sé, quindi potete immaginare quanta vita ci sarà ora, avendo rimosso centinaia di trappole."

Una documentazione rigorosa sulla campagna garantisce che ogni vita salvata venga tenuta in considerazione, e finora le statistiche sembrano mostrare buoni risultati: "Quest'anno ci sono il 50% in meno di trappole per polpi nell'area protetta rispetto all'anno scorso", dice Morello. E questa non può che essere una buona notizia per la foca monaca.

I successi della campagna Monachus nell'arcipelago toscano servono come testimonianza di ciò che la dedizione costante del nostro equipaggio, insieme all'uso di strategie innovative, può riuscire ad ottenere nella nostra missione di conservazione marina.

Ulteriori informazioni sulla campagna Monachus

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