News

Sea Shepherd recupera oltre 6.500 trappole illegali per polpi nel Mar di Tracia in Grecia

Martedì, 12 Nov, 2024

L’unione tra Sea Shepherd e le autorità marittime si espande dall’Italia fino al Mar di Tracia in Grecia: 571 polpi liberati e più di 6.500 trappole illegali rimosse.

Una delle trappole illegali per polpi recuperate dall'equipaggio di Sea Shepherd.
L'equipaggio di Sea Shepherd al lavoro per rimuovere le trappole illegali per polpi nel Mar di Tracia.
Recupero di attrezzi da pesca illegali nel Mar di Tracia.
Sacchi pieni di trappole e attrezzi da pesca illegali recuperati sul ponte.
Un polpo viene liberato da una trappola illegale.

Quest’anno, i volontari di Sea Shepherd hanno intrapreso una missione straordinaria: partiti dal Mar Tirreno, hanno attraversato Scilla e Cariddi, proseguito nel Mar Ionio, superato il Canale di Corinto e solcato infine il Mar di Tracia, nel nord-est della Grecia. Oltre 1.200 miglia di navigazione per un unico obiettivo: proteggere il mare dalla pesca illegale.

Dal 7 al 28 settembre, le navi M/V Emanuel Bronner e M/V Conrad, guidate dalla dedizione dei nostri volontari, hanno operato sotto la direzione dell’Autorità Portuale di Porto Lagos, in collaborazione con il Dipartimento della Pesca e l’Unità Regionale della Macedonia Orientale e della Tracia. Durante questa missione, sono stati liberati oltre 571 polpi in sole tre settimane.

Perché il mare di Tracia è importante

Il nostro equipaggio ha concentrato i propri sforzi nel mare di Tracia, tesoro di biodiversità marina situato nella parte settentrionale del Mar Egeo, tra la Grecia e la Turchia. Le sue acque ricche di nutrienti lo rendono uno degli ecosistemi marini più fertili della regione e un hotspot di biodiversità, popolato dalle rare Foche del Mediterraneo, da squali e razze, tra cui due specie di squali e cinque di razze. Un vero scrigno che contiene aree essenziali per gli uccelli migratori come i fenicotteri e numerose aree protette, tra le quali 12 siti Natura 2000 e 3 zone umide RAMSAR. Proteggere questo ecosistema è fondamentale per preservare la biodiversità e l’equilibrio marino della regione.

La minaccia della pesca illegale

La pesca illegale di polpi nel Mar di Tracia è un problema diffuso. Sebbene le leggi vietino l’uso di trappole durante la stagione riproduttiva (da luglio a settembre), migliaia di trappole di plastica rimangono immerse tutto l’anno. Spesso, queste sono posizionate in acque basse, zone cruciali per la riproduzione dei polpi e di altre specie marine. Inoltre, alcuni pescatori superano il limite legale di 1.500 trappole per barca, arrivando a utilizzarne fino a quattro volte tanto.

L’arrivo delle navi di Sea Shepherd, forte dell’esperienza maturata in Italia e del sostegno dei donatori, ha fornito un aiuto essenziale alle autorità locali, che non disponevano di risorse adeguate per affrontare il problema.

Il legame tra polpo e foca monaca

I polpi, come quasi ogni altra specie commestibile presente nei nostri mari, risentono dell’eccessiva pesca intensiva che sta svuotando gli oceani. Inoltre a causa della biologia del polpo è molto difficile monitorarne la popolazione, che di sicuro è ridotta a livello nazionale, ma in generale è in diminuzione ovunque, tanto da poter essere considerata specie sovrasfruttata. Un altro fattore che agli occhi di chi ha a cuore la biodiversità marina determina l’importanza del polpo è lo stretto legame tra questa specie e la Foca Monaca. Partendo proprio dalle sparute popolazioni rimaste nelle acque dove abbiamo operato, tra la Grecia e la Turchia, alcuni esemplari stanno provando a tornare a vivere in Italia. Ciò che fino ad ora l’ha impedito è la mancanza di habitat terrestri dove risposarsi e procreare, il disturbo antropico e anche la penuria di cibo. La dieta della foca monaca è infatti composta per circa la metà da cefalopodi: polpi comuni e moscardini bianchi (Octopus vulgaris e Eledone cirrhosa). Ecco un’ulteriore ragione per contrastare il bracconaggio dei polpi: aiutando i polpi aiuteremo anche la Foca Monaca a ripopolare il mare. 

L’inquinamento da plastica: una minaccia nascosta

La maggior parte delle trappole recuperate durante la campagna era composta da contenitori di plastica non progettati per l’uso marino. L’esposizione prolungata all’acqua salata li degrada, rilasciando microplastiche dannose nell’ecosistema. Oltre l’80% delle trappole era in uno stato tale da sgretolarsi al minimo contatto. La rimozione di queste trappole ha dunque avuto un doppio valore: salvare i polpi e ridurre l’inquinamento da plastica nei mari.

Attraversamento del Canale di Corinto in Grecia.
The Conrad in Corinto.
Porto Lagos, Grecia
La Sea Eagle esce di pattuglia.

Azione diretta

Lavorando con le Autorità locali e la Comunità del posto, il nostro equipaggio composto da membri provenienti da 9 Nazioni diverse ha recuperato migliaia di trappole illegali, salvando la vita a 571 polpi. Le trappole che presentavano uova al loro interno sono state rimesse in acqua con cura. Un’ulteriore sfida è stata affrontata dai nostri volontari quando ci siamo accorti che alcuni di questi criminali del mare non utilizzano segnalazioni come boe o gavitelli, bensì salvano le posizioni delle loro trappole illegali nei Gps, non rendendole visibili dalla superficie. Un team di sommozzatori ha sfidato le acque torbide e con scarsa visibilità per trovarle e segnalarle alla nave Conrad, che le ha potute recuperare anche in acque poco profonde.

Questa campagna non sarebbe stata possibile senza l’aiuto di alcuni pescatori locali e delle autorità marittime, uniti tutti insieme contro la pesca illegale. Grazie a loro e all’impegno dei nostri volontari abbiamo salvato centinaia di polpi e rimosso tonnellate di plastica dai nostri mari. 

Il successo della missione è stato possibile grazie alla collaborazione con le autorità e il supporto della comunità locale. In riconoscimento dell’impegno di Sea Shepherd, l’Autorità Portuale di Porto Lagos e l’Unità Regionale della Macedonia Orientale e della Tracia hanno conferito all’organizzazione un encomio ufficiale per l’importante lavoro svolto a tutela del Mar di Tracia.

Leggi tutto sulla campagna di Sea Shepherd Grecia che pattuglia il Parco Marino di Alonissos e delle Sporadi Settentrionali per combattere la pesca illegale con la M/V Emanuel Bronner: https://www.seashepherd.ch/it-ch/campagne/foca-monaca/

Per saperne di più sulla campagna di Sea Shepherd Italia per fermare la pesca illegale nel mare tra la Calabria e la Sicilia con la M/Y Sea Eagle e la M/V Conrad, rimuovendo con successo tonnellate di attrezzi da pesca illegali, tra cui migliaia di trappole per polpi: https://www.seashepherd.ch/it-ch/campagne/siso-4/

Condividilo
Abbiamo bisogno del vostro supporto

Agisci ora per gli oceani!